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Un percorso autobiografico, ma anche una personalissima visione del mondo, della sua complessità e della sua fluidità. È questo "Arilli di melograno", prima opera poetica di Enrichetta Glave, raccolta di poesie in una sequenza uniforme e ininterrotta, come gli arilli (chicchi) di un melograno che, una volta schiuso, si disperdono qua e là, in apparente casualità. E la complessa ed antichissima simbologia del melograno rimanda ad un legame imprescindibile con la terra, con il paesaggio bucolico e con la cultura arbëresh, la cui lingua ritorna in alcuni componimenti dell'opera. Sono pezzi di vita, frammenti in cui stanno i più svariati sentimenti e miriadi di suggestioni che avvolgono il lettore, trasportandolo in una equilibrata lontananza.